Dichiarazione conformità caldaia, a cosa serve, chi la rilascia e quanto costa

Oggi vediamo a cosa serve la dichiarazione conformità caldaia, capiremo chi è in grado di rilasciare il documento, per chi è obbligatorio e come mettersi in regola con le normative vigenti e soprattutto se ne abbiamo bisogno quanto costa.

Nello speciale sulla dichiarazione di conformità vi spiegheremo:

  • a cosa serve la dichiarazione di conformità
  • chi rilascia la dichiarazione
  • quanto costa la certificazione
  • le altre certificazioni obbligatorie per legge

Dichiarazione conformità caldaia

Dichiarazione di conformità della caldaia

La dichiarazione di conformità è un documento che attesta la corretta installazione della caldaia, con la conformità alle norme di sicurezza ed all’uso convenuto. Si deve certificare l’impianto in modo da attestare che sia stato installato dal tecnico in maniera conforme alla normativa vigente.

La dichiarazione di conformità deve essere conservata anche perché in caso di controlli o modifiche all’impianto deve essere visionata dai tecnici o dagli ispettori. Anche nel caso di vendita dell’immobile, oltre ai documenti della casa, bisogna consegnare quelli degli impianti tra cui quello che certifica l’installazione della caldaia a regola d’arte.

Chi rilascia il certificato di conformità

Da chi viene rilasciata la dichiarazione di conformità della caldaia? Quest’ultima, nella maggior parte dei casi viene rilasciata dall’impresa che ha installato, collaudato o modificato l’impianto l’impianto sanitario. Per legge l’impresa deve rilasciarvi il documento – noto anche con DiCo -.

Detto questo, come si fa la dichiarazione di conformità della caldaia? Contrariamente a quanti pensano il tutto è abbastanza facile, se si stratta di prima installazione il tecnico insieme alla fattura consegnerà anche la certificazione.

Ci si può rivolgere quindi direttamente all’azienda che ha rilasciato il documento in origine, o eventualmente si può richiedere una copia allo Sportello unico per quanto riguarda l’edilizia del proprio comune dove è installato l’impianto.

La certificazione della caldaia non è da confondere con la revisione della caldaia, anche questa obbligatoria per legge, da effettuare ogni due anni (se la caldaia ha una potenza inferiore a 35 Kw) da personale abilitato al rilascio del bollino regionale di conformità.

Quanto costa la dichiarazione di conformità

La dichiarazione di conformità come già accennato poco sopra è obbligatoria per legge, il certificato in questione è dunque un documento che non deve assolutamente mancare, quando si procede all’installazione di un nuovo impianto. Viene rilasciato solo ed esclusivamente dal tecnico specializzato in queste mansioni. Il costo medio per avere la certificazione di cui vi stiamo parlando si aggira sui 200/250 euro.

Parlavamo prima della revisione della caldaia, ben diversa dal certificato di conformità, che ha dei costi variabili a seconda dell’impianto e dalla zona di residenza. Quest’ultima ha un costo che vai dagli 80 ai 110 euro, dove il tecnico specializzato fa il controllo dei fumi e compila il libretto della caldaia.

Altre certificazioni obbligatorie da avere

Oltre a quella della caldaia, nella propria abitazione devono esserci altre certificazioni obbligatorie per legge:

  • certificazione dell’impianto elettrico
  • certificazione per gli impianti radiotelevisivi
  • certificazione degli impianti di climatizzazione e di condizionamento
  • certificazione dell’impianti idrici
  • certificazione impianto gas
  • certificazione impianto antincendio

Come mettersi in regola se non abbiamo una di queste certificazioni? Bene per farlo innanzitutto c’è da capire quando è stato costruita la nostra abitazione o l’impianto in questione:

  • Se questo risale ad una data anteriore al 1990 di sicuro non esiste la Dichiarazione di Conformità, ne tantomeno la Dichiarazione di Rispondenza-
  • Se l’impianto è stato fatto e tra il 1990 ed il 208 dovrebbe esistere la Dichiarazione di Rispondenza
  • Per gli impianti costruiti dopo il 2008 deve esserci per legge la DiCo (Dichiarazione di conformità)

Altro importante documento da avere è la certificazione energetica, un attestato che va a dichiarare tutti i dati legati al rendimento energetico del proprio edificio, tipologia muratura, termostato, altezza dell’appartamento, numero di termosifoni, tipologia serramenti, ubicazione, etc…

Una buona caldaia ha un rendimento molto alto e ci permette di avere anche una classe energetica alta (A, B, C), in modo tale da avere anche un risparmio in termini di combustibile usato per riscaldare l’intera abitazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *